Year in Videogames 2023

Benvenuti nella terza edizione della rubrica Year in Videogames, un recap annuale dei titoli giocati nel corso dell’anno per ricordare i punti più alti (e bassi) della mia carriera videoludica.



Game of the Year Award: titoli con una qualità realizzativa eccellente o il cui viaggio in loro compagnia è stato memorabile.


Great Experience Award: titoli che non hanno vinto il premio “Game of the Year” ma che ritengo memorabili per qualità realizzative o impatto emotivo.


Soundtrack Award: titoli con una colonna sonora nel complesso eccellente, con diverse OST memorabili.


Music Memory Award: titoli che non hanno vinto il “Soundtrack Award” ma presentano una o più OST memorabili.


Above Expectation: titoli che mi hanno divertito molto più del previsto.


Below Expectation: titoli che non hanno raggiunto le mie aspettative, forse ingiustamente troppo alte.


Bad Optimization: titoli con una realizzazione tecnica che ha rovinato l’esperienza.


Multiplayer Award


Moment Memory Award: titoli che non hanno vinto il premio “Core Memory Award” o “Great Game Award” ma che presentano una scena o una meccanica particolarmente memorabile.


Honorable Mention: titoli che non sono riusciti a vincere un premio, comunque meritevoli di una mezione.

Tripla A

Indie


Titoli che non ho finito e con valutazione rimandata: Mario + Rabbids: Sparks of Hope, Baldur’s Gate 3, Atomic Heart, Thymesia.

Altri titoli che ho giocato ma che non hanno vinto un premio: Tunic, Venba, F-Zero, Trek to Yomi, Vampire Survivors, Abriss Build to Destroy, Word Factori, Superflight, BackfireWall, Blind Drive, Card Shark, Hi-Fi Rush.